Nell'anno 1703 a Castelnuovo vi
fu un vero accampamento nemico, qui in sosta con destinazione Albugnano, ed il paese fu
posto a sacco. Questo fatto va collegato ad una delle più gloriose imprese del valoroso
Duca e Principe Vittorio Amedo Il, futuro Re di Piemonte e Sardegna. Congiungendo le sue
truppe con quelle austriache, capitanate dal cugino Eugenio di Savoia riuscì a liberare
Torino (7-9-1706). Gli abitanti di Torino che esultarono erano circa 40.000. La vittoria
di Torino tolse a Luigi XIV la speranza di veder mandati ad effetto i grandiosi progetti
della sua ambizione. Dal 1710 in poi per molti anni la nomina dei nostri Sindaci,
subentrati ai Podestà medioevali, fu avocata a sé dai Principi Simiana di Francavilla,
Grandi di Spagna, quali Marchesi di Castelnuovo, succeduti alla Marchesa Matilde di
Savoia., Il nostro paese continuò a far parte del Regno Sabaudo che, estendendo i suoi
domini sulle terre verso il Ticino, per lunghi periodi rimase l'unico stato italiano
libero da ogni influenza straniera e militarmente organizzato, anche se dovette subire le
ambizioni di grandezza di Napoleone Bonaparte. Castelnuovo però fu risparmiata dal
passaggio delle truppe d'oltralpe del 1796, che videro restringersi i confini territoriali
del Regno di Sardegna. Subì qualche molestia nel 1799 per opera delle truppe austrorusse
che lo considerarono territorio di conquista, quantunque il loro intervento sia stato
principalmente limitato a compiti di polizia contro i briganti che guazzavano nella
generale anarchia e in un clima di grande miseria. Poi la parte del Piemonte al di qua del
fiume Sesia, nel 1802 divenne territorio francese e in tale situazione rimase sino alla
caduta di Napoleone (1814). |
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