I Signori Rivalba di Castenuovo,
celebri nei secoli XII, XIII e XIV, si associarono alla vita del Comune e scomparvero con
la borghesia nutrendo ancora vivo interessamento per la vita della comunità. I loro
discendenti presero dimora nel palazzo, in parte demolito e rimaneggiato nel secolo
scorso, e che ancora esiste di fianco alla chiesa parrocchiale con fronte verso l'attuale
piazza San Cafasso, che venne adibita a piazza del mercato. Ma la sua costruzione
originale viene attribuita da taluni alla Marchesa Matilde di Savoia figlia di Emanuele
Filiberto, durante il suo mandato nel nostro territorio, a cui accennerò in seguito. Il
nobile casato dei Rivalba si estinguerà solo sul finire del secolo XVII. Alcuni loro
antenati ebbero sepoltura nella vicina Abbazia di Vezzolano, ove affreschi ed iscrizioni
testimoniano di una delle più antiche ed insigni famiglie nobili piemontesi. In
particolare, contro le ingiurie del tempo, in un arco del chiostro è ancora decifrabile
la parte dell'epigrafe che segna la sepoltura di Oberto Rivalba Castelnuovo:
" Hoc est sepulchrum spectabilis et generosi Oberti de Rivalba " |
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