I primi abitanti
della nostra zona, come di tutta l'Italia, provenivano dall'Asia in epoca molto lontana.
Discendenti dalla stirpe di Ano, erano selvaggi, dimoravano nelle caverne e nelle selve,
si cibavano di frutta selvatica e di caccia e si coprivano con pelli di animali. Essi
furono distrutti o interamente assorbiti da popolazioni appartenenti ad una stirpe
mediterranea: i Liguri. Oltre 2000 anni av.C. questi dalla Gallia passarono nella regione
che da loro fu denominata Liguria, donde si diffusero in Piemonte occupando anche la
nostra plaga. Possedevano già un certo grado di civiltà; erano avvezzi a patire, rotti
ad ogni fatica, forti nelle armi. Giunsero in Italia una tribù alla volta e diedero il
loro nome a diverse regioni: i Taurini si stabilirono sulle sponde del Po; gli Stazielli
tra il Tanaro e il Bormida; gli Eubririati nell'Astigiano. La nostra zona fu probabilmente
abitata dai Taurini. Tutti vissero in pace nell'epoca del predominio in Italia degli
Etruschi, popolo che per primo si elevò a maggior grado di civiltà e potenza.
Quando nel VI secolo av.C. iniziò la loro decadenza, si ebbe una nuova invasione
gallica.
Infine Roma divenuta potente, attraverso lunghi decenni di piccole guerre trionfò
sugli Etruschi, sui Galli e sulle popolazioni primitive, conquistando l'intera penisola
nel III secolo av.C.; completò poi definitivamente la conquista della nostra zona, che
faceva parte della Gallia Cispadana, pochi decenni prima dell'inizio dell'era cristiana.
I pochi abitanti delle nostre campagne, che originariamente praticavano l'idolatria,
col tempo furono attratti dalla buona novella d'amore e di pace divulgata dal
Cristianesimo. La fede cristiana li aiutò a sopportare numerose carestie e pestilenze e,
come in ogni angolo della penisola, devastazioni e saccheggi per opera dei barbari
invasori. La Chiesa, salvando la civiltà latina, con la sua immensa forza morale inculcò
anche in loro lo spirito della carità fraterna.
Grandi masse d'acqua scendendo dagli immensi ghiacciai alpini e
alimentate altresì dalle straordinarie precipitazioni pluviali, costituirono spesso delle
fiumane potenti ed estese che scavarono le vallate e, trasportando grandi quantità di
sabbia e detriti, colmarono gli avvallamenti e finirono per ridurre il nostro suolo a
quella serie di colline allungate verso oriente e di paesaggi che noi oggi possiamo
ammirare.
Ecco perché ci è possibile scoprire nelle nostre campagne, sparse fra le argille e le
sabbie, i resti di una antichissima fauna di origine marina, specialmente di molluschi, le
cui conchiglie svariatissime sono ancora ben conservate. Inoltre in zone d'acqua poco
profonde, per la rapida evaporazione marina, favorita dalle temperature abbastanza elevate
soprattutto nelle stagioni estive, si depositò quella interessante formazione calcarea
ricca di zolfo consolidatasi nel tempo, che caratterizza il territorio della nostra
Mentre si svolgevano questi grandiosi fenomeni, le colline di Castelnuovo si
ammantavano di vegetazione sempre più fitta e si popolavano di animali selvatici, nonchè
di quelli di facile governo.
Quanto sopra sommariamente descritto avvenne molto lentamente durante un periodo
superiore ai dieci milioni di anni detto "Era terziaria o cenozoica", e si
concluse con la comparsa dell'uomo sulla Terra. Ebbe così inizio la preistoria
dell'umanità. |
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